Con associazioni e gruppi di ascolto mi occupo di contrastare i cambiamenti climatici e promuovo iniziative per lo sviluppo di fonti di energie rinnovabili che possano ridurre l’impatto ambientale (smaltimento rifiuti tossici, depurazione acque) al fine anche di facilitare l’adattamento dei sistemi produttivi alle modifiche indotte dal clima. Per sviluppare tali iniziative ho sviluppato  un forte orientamento all’innovazione e messo a punto, con il coinvolgimento sistemico dei diversi attori, criteri di misurazione atti al miglioramento effettivo delle prestazioni in un’ottica integrata di ciclo di vita.

La popolazione mondiale tenderà a concentrarsi sempre più nelle città. Nel 2050 circa il 70% della popolazione vivrà in centri urbani, in Europa sarà l’84%.  Oggi la gestione e lo sviluppo delle città non dipendono soltanto dalle infrastrutture materiali, ma anche dallo sviluppo tecnico della comunicazione digitale e dalla partecipazione sociale.

Il concetto di Smart City si fonda sull’impiego di tecnologie moderne, la città intelligente è molto più di una città digitale. Per definirsi “smart” una città deve essere in grado di gestire in modo innovativo le sue risorse economiche e ambientali, le politiche abitative e i trasporti, il tutto mettendo in risalto l’importanza del capitale sociale e quindi l’interazione tra infrastrutture tradizionali, infrastrutture moderne e persone.

La gestione digitalizzata della città intelligente è conveniente per tutti. È conveniente per le amministrazioni, che possono risparmiare sui costi di gestione, ed è conveniente per i cittadini perché possono ottenere servizi più rispondenti alle loro esigenze, ma è importante conoscerne gli obiettivi, i piani e attuare un costante monitoraggio.

Le città intelligenti si dovranno basare su una rete di sistemi informativi che garantiscano un uso più efficiente dei servizi rendendo le città più vivibili  Soddisfare le esigenze abitative, di trasporto, alimentari e infrastrutturali di 9 miliardi di persone in modo sostenibile presenta enormi sfide e opportunità per le imprese.  Le imprese che vorranno partecipare a questa rivoluzione dovranno  adoperarsi per il benessere del contesto urbano con il quali si dovranno periodicamente confrontare L’efficientamento dei sistemi di distribuzione idrica ed elettrica, la realizzazione di abitazioni a impatto ambientale nullo, la mobilità, lo sharing di auto, biciclette o elettrodomestici, la raccolta intelligente dei rifiuti sono tutte esigenze pressanti e allo stesso tempo opportunità di business per imprese pronte a confrontarsi con le sfide del XXI secolo.  

Quali i driver delle smart city ?

Sicurezza Integrata. In una città intelligente, la sicurezza si ottiene garantendo una maggiore attenzione al territorio da parte delle istituzioni pubbliche, delle forze dell’ordine e dei privati. Tutti devono quindi contribuire alla tranquillità della comunità. Alla sicurezza si arriva anche grazie all’utilizzo di tecnologie e sistemi di sicurezza sempre più interconnessi e in grado di semplificare la gestione dei dati e lo scambio delle informazioni. Questi strumenti permettono un controllo capillare ed efficace delle aree e delle attività a rischio.

Impegno condiviso. Le città devono dotarsi di sistemi informatici che permettano alle persone di inviare in tempo reale la propria segnalazione su un qualsiasi problema riscontrato per le vie cittadine, corredato da descrizione, fotografia e localizzazione. Il tutto deve essere riversato su piattaforme on-line accessibili da parte dei cittadini, così che possano verificare la risoluzione del problema e sentirsi parte integrante di un sistema che opera a tutto vantaggio della comunità.

Edifici intelligenti. I nuovi edifici devono essere costruiti secondo criteri di sostenibilità ed essere certificati secondo gli standard di efficienza energetica. Si deve inoltre procedere all’efficientamento degli edifici esistenti, pubblici e residenziali, e di quelli storici. In questo modo è possibile ottenere una riduzione fino al 70% della spesa per acqua ed energia.

Parcheggi pubblici intelligenti. Integrare i diversi tipi di trasporto pubblico, con itinerari acquistabili in soluzione unica anche se coinvolgono mezzi di trasporto diversi, così da snellire il traffico cittadino e ridurre l’inquinamento. Tutto ciò è possibile attraverso una maggiore coordinazione tra i diversi servizi e cioè permettendo di gestire in maniera semplice cambi e coincidenze. Si deve inoltre favorire lo sviluppo di mezzi con motori elettrici e la diffusione di hub vicini alle abitazioni in cui si possa lavorare e acquistare tutto ciò di cui si ha bisogno, evitando lunghi spostamenti.

Energia rinnovabile. L’evoluzione delle città deve riguardare gli impianti energetici. Oltre a incentivare l’utilizzo di fonti rinnovabili, è necessario creare smart grid su scala locale, così da riuscire a gestire in maniera più efficiente sia l’energia elettrica sia i sistemi di riscaldamento. Una città intelligente deve inoltre dotarsi di impianti di gestione dei rifiuti eco-sostenibili che consentano di riciclare i rifiuti organici, ottenere fertilizzanti e iniettare l’energia prodotta durante il processo di decomposizione direttamente all’interno della griglia energetica.

Gestione delle aree verdi. È necessario restituire alla natura tutto lo spazio possibile, ottenendo così benefici anche a livello estetico. Ai cittadini deve essere permesso di godere dei parchi e delle aree sportive in tutta sicurezza e in ogni momento della giornata. L’hi-tech, e cioè nuove forme di illuminazione e di monitoraggio delle aree, deve essere quindi perfettamente integrato con gli elementi naturali.

[i] Fonte Kirety